Il miele è prodotto dall’ape sulla base di sostanze zuccherine che essa raccoglie in natura: dal nettare dei fiori e dalla melata una secrezione zuccherina emessa da alcuni insetti Rincoti Omotteri che si nutrono della linfa delle piante; la bontà del miele dipende da due fattori: dal lavoro delle api e dall’intervento dell’uomo per estrarlo e metterlo a disposizione del consumatore.
Cosa Fa il miele all’organismo Umano?
Il Miele è energetico e non ha bisogno di essere digerito perchè ci hanno pensato le api, fornisce energia immediatamente utilizzabile, grazie alla ricchezza di glucosio; di contro la quantità di fruttosio che contiene, è assorbita e metabolizzata dal fegato più lentamente, questo evita il rischio di ipoglicemia.
C’è poi da dire che ci sono, nel miele, piccole quote di tante componenti, che pur se irrilevanti percentualmente, sono molto utili ai fini dell’alimentazione.
Il Miele è indicato per gli sportivi?
Il miele fornisce energia e quindi è particolarmente indicato per quanti si confrontano con lo sforzo fisico.
Del resto, la presenza di fruttosio nel miele fa sì che non sia stimolata immediatamente la liberazione di insulina, dunque meno ipoglicemia secondaria e disponibilità di energia più a lungo nel tempo.
Il Miele viene consigliato a chi compie attività di impegno che possiamo definire di tipo “aerobico”, oppure misto “aerobico-anaerobico” (corsa prolungata, nuoto, tennis, ecc.), cioè prestazioni fisiche con una attività di durata superiore al minuto e piuttosto pesanti, per migliorare il livello della prestazione.
Miele, Glicemia e Diabete
In merito all’indice glicemico: Il riso è a 90, le patate a 85, lo zucchero da cucina a 65.
Il miele, mediamente, si attesta, invece, a 58. Ma se consideriamo il fruttosio, che è caratterizzato dall’assorbimento non veloce e non diretto, dobbiamo rilevare che questo zucchero (contenuto anche nel miele) ha un indice molto più basso.
Ad esempio, il miele di acacia, ha molto fruttosio, è naturale dunque che questo tipo di miele abbia un indice glicemico bassissimo.
Quindi il miele di acacia si può integrare perfettamente anche nella dieta di un diabetico e può essere un valido sostituto del semplice fruttosio che spesso è consigliato come dolcificante per chi presenta una glicemia elevata.
Il Miele non fa ingrassare
Un altro luogo comune, molto diffuso tra i consumatori, specie se di sesso femminile, ha contribuito a radicare la convinzione che il miele faccia ingrassare.
Ma se prendiamo in esame il contenuto calorico di alcuni alimenti vedremo che le cose non stanno proprio così:
- 1 cucchiaio d’olio 100 Calorie
- 4 caffè zuccherati 160 Calorie
- 1 Merendina farcita 185 Calorie
- Biscotti “Dietetici” 188 Calorie (40 g)
- Biscotti alla soia 192 Calorie (40 g)
- Pane e miele 120 Calorie (una fetta sottile)
Se si prepara una fettina sottile di pane con miele sono 120 le calorie da calcolare. Solo tenendo conto dell’aspetto calorico, dunque, non è che assumere il miele sia più ingrassante di tanti alimenti che consideriamo, più o meno giustamente, dietetici; Il fatto che il miele abbia un potere dolcificante superiore allo zucchero, peraltro, può determinare anche la riduzione dell’introito calorico giornaliero, proprio nei casi in cui il consumatore è impegnato in un particolare programma dietetico.
Estratto di
Mario Vasta
Specialista in Endocrinologia, Scienze dell’Alimentazione e Medicina dello Sport
Piacenza 6 Marzo 2005